11/01/2011
"L'Agenzia - spiega Giuseppe Collatuzzo, responsabile del servizio fiscale della Cisl di Treviso - ha incrociato alcuni dati e ha rideterminato le condizioni necessarie per aver diritto al bonus. Ad esempio, un cittadino con la pensione sociale esente dall'imposta per legge, non aveva diritto al bonus incapienti, e invece l'ha ricevuto. L'Inps di fatto ha erogato i 150 euro sulla base di dati sbagliati, e ora l'Agenzia delle Entrate li chiede indietro, con tanto di sanzioni e interessi. Ora, noi capiamo che è un problema amministrativo, ma qualcuno si deve mettere una mano sulla coscienza: non si può multare chi non ha chiesto nulla. I cittadini non hanno fatto alcuna richiesta del bonus, l'hanno ricevuto automaticamente, e ora si vedono recapitare un F24 per restituire una somma superiore".
Il problema è nazionale, ma i primi casi si sono verificati proprio a Treviso. E proprio la Fnp trevigiana e il Caf hanno segnalato la questione a livello ministeriale. "Sulla base - spiega Gianni Bortolato, segretario della Fnp-Cisl di Treviso - del numero di segnalazioni che stiamo ricevendo in tutti gli uffici della provincia, possiamo dire che la questione riguarda alcune migliaia di persone. La gente è arrabbiata prima di tutto perché non ha fatto alcuna richiesta, è stata un'iniziativa dell'Inps. Fatti come questi non fanno altro che alzare la tensione sociale e vanno a pesare sulle spalle di persone che hanno poche risorse economiche. Abbiamo già chiesto all'Agenzia delle Entrate di abolire sanzioni e interessi e che la restituzione possa avvenire in maniera rateizzata. Siamo infine a disposizione degli iscritti alla nostra Federazione dei Pensionati della Cisl e dei contribuenti per verificare la loro situazione: basta che vengano nei nostri uffici portando i Cud 2006 e 2007".
La denuncia della Fnp-Cisl e del Caf Cisl di Treviso
La denuncia della Fnp-Cisl e del Caf Cisl di Treviso
Bonus incapienti, l'Inps sbaglia i conti:
migliaia di pensionati lo dovranno restituire con interessi
Treviso - Un bonus di 150 euro erogato dall'Inps sulla base di banche dati non aggiornate. Col risultato che in questi giorni migliaia di pensionati trevigiani si sono visti recapitare dall'Agenzia delle Entrate la richiesta di restituzione del bonus, con tanto di sanzioni e interessi, per un totale di circa 200 euro. La denuncia arriva dalla Federazione Nazionale Pensionati e dal Caf della Cisl di Treviso, i cui uffici, a partire da venerdì scorso, sono stati presi d'assalto da pensionati che si sono visti arrivare a casa la richiesta di restituzione del bonus. Si tratta del cosiddetto "bonus incapienti" relativo all'anno 2007: 150 euro destinati a chi ha un reddito così basso da non pagare imposte (al di sotto dei 7500 euro annui o fino a 10 mila euro per chi ha familiari a carico). Gli aventi diritto sono stati individuati dall'Inps e, senza nulla chiedere, nel 2008 hanno ricevuto il bonus. Nei giorni scorsi, l'amara sorpresa: la richiesta di restituzione, con tanto di sanzione e interessi, da parte dell'Agenzia delle Entrate. Cosa è successo?