2/04/2020

Pensioni, congedi e indennità: Inas Cisl resta operativo per assistere i cittadini

Chiamando il numero verde 800 249307 le pratiche si fanno anche a distanza

Fare domanda per il bonus da 600 €, chiedere all’Inps un congedo per assistere un familiare o il congedo parentale per l’emergenza Covid-19 o inviare richiesta di riconoscimento di infortunio sul lavoro per un caso di contagio da coronavirus in azienda: in una quotidianità stravolta dall’emergenza sanitaria, il bisogno di attivare diritti previdenziali e socioassistenziali resta immutato. Per rendere accessibili questi diritti, il patronato Inas Cisl di Treviso e Belluno resta operativo per assistere i cittadini su domande e procedure che non possono aspettare.

“Nonostante l’emergenza - spiegano Michela Fuser e Stefano Gris, responsabili dei patronati territoriali Inas di Treviso e di Belluno - non vogliamo lasciare sole le persone. Per farlo abbiamo rimodulato le attività, in modo da consentire alle persone di stare a casa”.

Chi ha bisogno dei servizi del patronato deve chiamare il numero verde 800 249307 e spiegare quali sono le proprie esigenze. Il patronato ricontatterà gli interessati per gestire le loro pratiche, nel rispetto delle misure anti-virus.

“Solo nel caso in cui la presenza fisica della persona in sede si riveli indispensabile per mandare avanti la pratica prenderemo appuntamento per vederci in ufficio, perché anche se restiamo aperti esclusivamente per questo tipo di incontri, facciamo di tutto per consentire alle persone di restare a casa”, spiegano Fuser e Gris.

Prima di tutto, quindi, bisogna chiamare il numero verde oppure i numeri territoriali 0422 545611 per Treviso e 0437 944761 per Belluno o inviare una e-mail agli indirizzi treviso@inas.it o belluno@inas.it e attendere il riscontro degli esperti del patronato Inas per sapere come procedere per ottenere una consulenza sulla possibilità di andare in pensione, di presentare domanda per una prestazione, richiedere i congedi parentali e molto altro.

“Anche se buona parte del Paese si ferma per arrestare il contagio, noi siamo operativi – concludono i responsabili Inas territoriali – per evitare che a subire battute d’arresto siano le tutele delle persone”.