26/09/2022

Mom, le richieste della Rsu

Mom, le richieste della Rsu

Sono in corso le trattative della Rsu della Mom, composta dalla Fit Cisl, UGL e Uiltrasporti, con la direzione aziendale, per risolvere in maniera strutturale i numerosi problemi che i dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico locale stanno vivendo: aggressioni, vivibilità dei turni, ferie, carichi di lavoro e organico autisti. Sono molti i punti inseriti nel documento che la Rsu sta discutendo con l’azienda: i rappresentanti eletti dai lavoratori contestano le riunioni senza verbali e che non tengono conto delle osservazioni degli RLS nell’ambito del Comitato per Protocollo sicurezza Covid-19, la carenza cronica di personale viaggiante, l’impossibilità di usufruire e programmare ferie e permessi in base alle proprie necessità durante il periodo scolastico, l’esiguo numero di trasformazioni di contratto di lavoro da part-time in full-time pur in carenza cronica di personale autista, l’irregolarità su alcune voci del cedolino paga, la mancata fornitura delle divise da lavoro, la carenza di organico nelle officine, il mancato rispetto privacy e della normativa sul diritto allo sciopero, la discussione sul premio di risultato mai avviata.

“Dagli autisti che nascosti dietro all’anonimato scrivono ai giornali attaccando la Rsu a suon di inesattezze - sottolinea Stefano Bergamin della segreteria Fit Cisl Belluno Treviso e coordinatore della RSU - mi sarei aspettato, non delle accuse, ma un contributo fattivo alla Rsu teso a risolvere le tante problematiche aziendali”.

Poi alcune precisazioni, punto per punto. “In merito ai subaffidamenti - spiega Bergamin - ribadisco che la Fit Cisl si è da sempre dichiarata contraria e anzi sta chiedendo con forza il rientro dei servizi in azienda. Nella procedura di raffreddamento e conciliazione inviata al Prefetto di Treviso lo scorso 28 luglio è ribadita tra le altre cose, questa richiesta. L’affidamento dei servizi in subaffidamento comporta un peggioramento del servizio, una minore sicurezza dell’utenza e del personale viaggiante oltre a dare una qualità di vita peggiorativa per nastri lavorativi più lunghi, turni più pesanti e disagiati”. “L’obbligo di subaffidare parte del servizio ai privati è sancito dalla legge regionale n. 25 del 30/10/98 e successive integrazioni e modifiche poi rafforzata dalla legge Madia la n. 50 del 24/04/2017. Queste leggi non hanno portato un miglioramento del servizio, non hanno risolto i problemi del TPL, ma hanno semplicemente riversato le problematiche sulle spalle dei lavoratori assunti dai subaffidatari. Va precisato comunque che la Fit è a livello provinciale l’unica Segreteria che ha fatto accordi aziendali di secondo livello con le aziende private, facendo riconoscere in alcuni casi, delle indennità o dei ticket che prima non erano riconosciuti”, spiega Bergamin.

Altro tema caldo è quello dei turni. “Il nastro del turno è un problema - dice Bergamin -, ma il disagio maggiore è su come viene costruito il turno. Fermo restando che i turni a nastro lungo possono prevedere un impegno del lavoratore fino a 14 ore al giorno e quindi peggiorano la qualità della vita, anche i turni con nastro più corto possono creare disagio perché contengono un impegno continuo alla guida del mezzo nel traffico cittadino. Questi turni sono generalmente costruiti nel servizio urbano dove il traffico, i dossi, gli incroci non consentono di mantenere l’orario e costringono l’autista a dei veri tour de force”.

Altro punto critico riguarda le ferie. Il problema si è accentuato soprattutto negli ultimi due anni causa Covid. Durante il periodo scolastico, normalmente non è possibile usufruire di giornate di ferie o di permesso. “Va detto però che grazie agli accordi sottoscritti tra Rsu e azienda, nell’estate 2022 oltre alle normali ferie programmate, sono state assegnate 2071 giornate di ferie aggiuntive. Per la copertura di queste giornate di ferie, grazie a questo accordo, per l’estate il contratto di lavoro è stato trasformato da part-time a full-time a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta”. Va inoltre segnalato che con la perseveranza della RSU è stato siglato un ulteriore accordo per altri sette passaggi di lavoratori da part- time a full time e la trattativa prosegue per rimpinguare l’organico con ulteriori passaggi da fare appena si sarà concluso il nuovo bando di assunzione.

“Fa piacere - conclude Bergamin - la dichiarazione del presidente della Provincia di Treviso, in cui riconosce che il lavoro dell’autista è pesante complicato e sottopagato. Ricordo al presidente che in quanto socio di maggioranza di MOM, potrebbe prendere le decisioni conseguenti a quanto dichiarato riconoscendo da subito un adeguato trattamento sia normativo, che economico al personale. Un esempio di riconoscimento da parte del presidente Marcon, potrebbe essere quello di far elargire i bonus facoltativi previsti dal decreto aiuti”.