10/05/2022
Sono 68.731 le domande di Assegno unico presentate in provincia di Treviso dal 1° marzo ad oggi, su una platea potenziale di 98mila beneficiari, ossia di famiglie con figli che hanno meno di 21 anni. 13.566 le richieste presentate in provincia di Belluno. A chi sta tardando a inoltrare la richiesta s’indirizza l’appello dell’Inas Cisl a rivolgersi ai patronati per farne domanda entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati e non incappare in errori nell’elaborazione della richiesta. In erogazione dal 1° marzo di quest’anno, l’Assegno unico è il nuovo strumento che ha sostituito tutte le altre forme di sostegno economico alle famiglie con figli, dagli assegni familiari alle detrazioni. Il contributo viene erogato non più direttamente in busta paga, ma tramite bonifico bancario sul conto corrente dell’interessato e va da un minimo di 25 a un massimo di 175 euro a figlio (in base all’Isee). Spetta ai lavoratori dipendenti pubblici, privati, autonomi, iscritti alla gestione separata, disoccupati o incapienti. Viene pagato ogni mese direttamente dall’Inps per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza al ventunesimo anno di età, se il figlio frequenta un corso di formazione, anche universitario, se è disoccupato o svolge un tirocinio o il servizio civile; con disabilità, senza limiti di età. L’importo mensile dell’assegno unico è di 175 euro per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro. Se l’Isee è più alto, l’assegno si riduce progressivamente fino a 50 euro; 85 euro per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro e con riduzione graduale fino a 25 euro con un Isee superiore. 68.731 le domande presentate in provincia di Treviso, metà (34.413) autonomamente dai cittadini dotati di Spid e credenziali, e metà (34.318) attraverso l’intermediazione di uno dei patronati della Marca. Di queste, il 23%, per un totale di 8.050 pratiche, è stata elaborata dal patronato Inas. “Un risultato - afferma Nicola Brancher della segreteria Cisl Belluno Treviso - che premia l’impegno organizzativo messo in campo per dare risposte veloci e concrete alle lavoratrici e ai lavoratori in una delicata fase di cambiamento che riguarda tutti i dipendenti privati e pubblici”. Notevole infatti lo sforzo messo in campo dalla Cisl in termini organizzativi e di risorse per garantire ad iscritti e non iscritti l’assistenza completa nella compilazione e presentazione della domanda. Per agevolare l’utenza, è stata istituita una linea dedicata del numero unico 0422 1660661 e una pagina web del sito www.cislbellunotreviso.it per fissare gli appuntamenti. Inoltre, è stato potenziato l’organico creando un team di lavoro ad hoc per far fronte a tutte le richieste. “Sono state molte le domande presentate dai dipendenti pubblici - spiega Stefano Gris, responsabile dell’Inas di Belluno - e questa è una conseguenza delle novità normative, perché in precedenza la richiesta di assegno veniva fatta direttamente alla propria amministrazione". “Raccomandiamo a tutti, dipendenti pubblici e privati, di fare la domanda entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati da marzo in poi - sottolinea Michela Fuser responsabile del patronato Inas di Treviso -: se la richiesta sarà inoltrata dopo il 30 giugno verrà infatti corrisposta solamente la mensilità dal mese successivo alla presentazione della domanda”.Assegno unico: richieste entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati
Il nuovo strumento ha sostituito tutte le altre forme di sostegno alle famiglie con figli
13.566 le domande presentate in provincia di Belluno. Di queste, 4.735 autonomamente dai cittadini dotati di Spid e credenziali, e 8.831 attraverso l’intermediazione di uno dei patronati della provincia. Di queste, il 27%, ossia quasi una domanda su tre - per un totale di 2.539 pratiche - è stata elaborata dal patronato Inas Cisl.