8/07/2021

Acc, Zuglian e Lovisotto: “La dichiarazione di Giorgetti che mette fine al progetto ItalComp non giunge inaspettata"

"Serve un tavolo per definire il futuro dello stabilimento”

“La dichiarazione odierna del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che mette fine al progetto ItalComp non giunge inaspettata. Non sorprende nè i lavoratori nè i sindacati l’epilogo di un piano industriale che vedeva Borgo Valbelluna e Chieri al centro di un polo nazionale del compressore. Dal momento dell’insediamento, il nuovo ministro non ha mai nascosto di preferire il modello Corneliani e non ha mai avuto paura di mostrare imbarazzo ogni qualvolta veniva indicato il piano ideato dal suo predecessore quale soluzione della vertenza.

Non sorprende neppure la modalità mezzo stampa con cui il Ministro comunica la fine del progetto ItalComp la cui nascita, giusto per ricordare, è stata annunciata prima ai giornali.

Quello che sorprende è come i rappresentanti di un territorio e i lavoratori continuino a trovare soluzioni per garantire la sopravvivenza dello stabilimento e a livello nazionale continuino a spostare i termini del problema.

Una volta manca il capitale pubblico, una volta manca il capitale privato, per alcuni il coinvolgimento pubblico potrebbe trainare un interesse privato, per altri senza il privato non può esserci aiuto pubblico. Questo come a sottolineare che la soluzione per ACC sia in realtà una questione di dottrina economica: niente di più falso.

La soluzione passa attraverso un progetto industriale per la valorizzazione degli asset aziendali competenza-qualità-innovazione che caratterizzano in maniera inequivocabile lo stabilimento di Mel. Il problema non è trovare la giusta proporzione tra pubblico è privato, ma la qualità del progetto.

E la qualità del progetto è determinata dalla capacità di coinvolgere le migliori energie e opportunità espresse da un territorio, per questo la FIM CISL non si stancherà mai di richiedere un tavolo intorno al quale definire il futuro industriale dello stabilimento. Non ci sono modelli preconfezionati, esistono soluzioni costruite sul campo.

Nel frattempo tra una dichiarazione e l’altra stiamo aspettando il decreto attuativo del art. 37 D.L. 41/2021, stiamo aspettando come sindacati una risposta dal governo. Lo scrittore Dino Buzzati sull’attesa ha scritto un capolavoro: non vorremo che il ministro Giorgetti scrivesse la parola fine”.

Mauro Zuglian, Rsu Fim CISL
Alessio Lovisotto, Segretario generale Fim Belluno Treviso