11/07/2025

Due infortuni sul lavoro in poche ore in provincia di Treviso

Orrù: “Lavoratori anziani nei contesti a rischio: è il momento di agire”

 

Il nostro primo pensiero va ai lavoratori rimasti feriti e alle loro famiglie, a cui esprimiamo la massima vicinanza. Non si può ignorare la gravità di quanto accaduto. Due aspetti in particolare devono farci riflettere: l’età del lavoratore coinvolto nell’infortunio della Keestrack di Ponzano - 63 anni - e il fatto che entrambi gli incidenti siano avvenuti per cadute dall’alto, una delle principali cause di infortunio grave nei luoghi di lavoro, non solo nei cantieri”, dichiara Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso.

“Nonostante la formazione abbia aumentato la consapevolezza sulle misure di sicurezza – spiega Orrù – troppo spesso le aziende si limitano agli adempimenti formali, senza investire davvero in una cultura della prevenzione. Il rischio non va mai sottovalutato, soprattutto in mansioni abituali, dove può subentrare un’eccessiva confidenza. Bastano pochi secondi di disattenzione per trasformare un’attività ordinaria in una tragedia. È responsabilità dei datori di lavoro garantire una formazione continua, ambienti sicuri, procedure adeguate e vigilanza costante, affinché l’attenzione e l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale sia una prassi consolidata e condivisa”.

È necessario aprire una riflessione seria sull’età dei lavoratori impiegati in attività pesanti e a rischio: cave, cantieri, edilizia, utilizzo di attrezzatura e macchinari pericolosi. Occorre rivedere e ampliare le maglie della normativa che regola l’accesso al pensionamento anticipato per le mansioni gravose e usuranti, includendo nuove categorie che oggi ne sono escluse. L’invecchiamento della forza lavoro, effetto del progressivo innalzamento dell’età pensionabile e dell’andamento demografico, è un aspetto con cui il mercato del lavoro, anche in provincia di Treviso, deve iniziare seriamente a fare conti”.

Basti pensare che la percentuale dei lavoratori tra i 55 e i 64 anni in provincia di Treviso è raddoppiata negli ultimi 10 anni: oggi nella Marca un quinto dei dipendenti rientra in quella fascia, mentre un altro 30% è tra i 45 e i 54 anni.

“Anche nella nostra provincia dunque – conclude Orrù – le imprese si trovano a dover garantire sicurezza e condizioni adeguate a un numero sempre maggiore di lavoratori anziani, ma non ancora pensionabili. È tempo che questo tema diventi centrale nelle agende di tutti: parti sociali, istituzioni, enti locali e governo. La sicurezza deve tornare ad essere la priorità assoluta. Non possiamo più tollerare che il lavoro continui a costare vite umane. Serve una vera cultura della responsabilità e della prevenzione, che coinvolga tutti, a partire dai datori di lavoro”.