28/11/2024
“Quanto emerso dai controlli del Nucleo Ispettorato del Lavoro in provincia di Treviso è un segnale allarmante che non possiamo ignorare. Il lavoro nero e l’uso di ponteggi inidonei rappresentano una grave violazione sia delle norme di sicurezza sia della dignità dei lavoratori. Ogni forma di sfruttamento e di irregolarità va contrastata con fermezza, perché mina i diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici e mette a rischio vite umane”. Questo il commento del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Francesco Orrù alle numerose violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro nero emerse dai controlli effettuati nelle ultime ore dai Carabinieri del NIL di Treviso e che hanno portato alla sospensione di otto attività fra Cappella Maggiore, di Montebelluna, San Fior, Conegliano, Pederobba e Tarzo. “Come Cisl - afferma Orrù - ribadiamo la necessità di intensificare le ispezioni e di promuovere a tutti i livelli la cultura della sicurezza sul lavoro. Il che significa non solo rispettare le normative, ma anche investire nella formazione continua, sensibilizzare datori di lavoro e dipendenti e diffondere la consapevolezza che sicurezza e legalità non sono costi, ma investimenti essenziali per garantire a tutti un lavoro dignitoso e regolare. Solo attraverso un impegno collettivo potremo assicurare la tutela dei lavoratori, realizzare ambienti di lavoro più sicuri e prevenire tragedie il più delle volte evitabili. Sul lavoro non esistono le tragiche fatalità, ma il mancato rispetto delle normative”.Violazioni in materia di sicurezza e lavoro nero nella Marca
Orrù: “Segnale allarmante che non possiamo ignorare”