10/10/2024

Berco, Civiero (Fim Cisl): “Crisi reale, ma a pagare non siano i lavoratori”

Annunciati 550 esuberi tra Copparo (Ferrara) e Castelfranco Veneto


Aumenta la preoccupazione di lavoratori e sindacati trevigiani per l’annuncio da parte di Berco di 550 esuberi tra la sede di Copparo, in provincia di Ferrara (che conta circa 1.250 dipendenti), e quella di Castelfranco Veneto che impiega 145 operai. L’azienda del Gruppo Thyssenkrupp, specializzata nella produzione di sottocarri cingolati, ha dichiarato non solo gli esuberi, ma anche la volontà di annullare il contratto integrativo, strumento fondamentale per garantire importanti istituti di welfare e incrementi salariali ai lavoratori. A Castelfranco sono 70 i dipendenti che rischiano il posto di lavoro.

“La crisi aziendale è reale - dichiara Massimo Civiero della segreteria Fim Cisl di Belluno Treviso - ma non è accettabile che a pagare siano sempre e solo i lavoratori, peraltro dopo dieci anni di sacrifici importanti: basti pensare che la Berco nel corso della sua storia è arrivata ad impiegare 550 lavoratori, e che adesso in fabbrica lavorano solo 145 dipendenti. Pensare a un ulteriore taglio e ad una riorganizzazione in cui rimarranno nei reparti appena 70/80 persone è sconcertante”.

Le difficoltà dell’impresa sono evidenti e avranno ricadute pesanti sul bilancio che l’azienda sta chiudendo. Pesano i costi dell’energia schizzati alle stelle negli ultimi anni e che stanno conducendo l’azienda fuori da un mercato sempre più globale e competitivo. Il settore si sta spostando a Oriente (Cina e India soprattutto), dove materie prime e produzione hanno costi nettamente inferiori.

“È una crisi strutturale - ammette Civiero - non temporanea, ed è difficile immaginare un ritorno ai volumi di ordinativi degli anni passati, perché i costruttori stanno delocalizzando e lo stesso mercato americano sta spostando le produzioni in Messico. La questione centrale riguarda il futuro e le prospettive per azienda e lavoratori del sito di Castelfranco”.

La crisi sarà al centro di un incontro fissato per venerdì pomeriggio fra vertici aziendali e Sindacati.

“A fronte di quanto comunicato dall’azienda - conclude Civiero - chiederemo garanzie sull’applicazione degli ammortizzatori sociali, così come sugli incentivi all’esodo. Sulla contrattazione di secondo livello, negli anni passati i lavoratori hanno già fatto molti sacrifici con relative riduzioni salariali, pertanto la trattativa sarà particolarmente dura”.