13/09/2024
La parte economica però, non è l’unico vantaggio determinato dall’accordo. L’applicazione del nuovo contratto fa seguito alla nascita della holding con Ponte Servizi, Valpe Ambiente ed Ecomont e di cui Bellunum è capofila. "Grazie a questa operazione – spiega Maurizio Fonti, segretario generale della Fit Cisl Belluno Treviso – la holding Bellunum potrà ottenere l'affidamento diretto per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte del Consiglio di Bacino Dolomiti, uniformando così il servizio in tutto il territorio bellunese. In questo modo si eviterà il coinvolgimento di operatori esterni al territorio, che, attraverso le gare d'appalto, avrebbero potuto partecipare, come già accaduto in passato, creando disagi sia ai lavoratori che agli enti appaltanti. Un esempio è il caso Aimeri-Energetika, dove alcuni lavoratori attendono da anni il pagamento delle competenze di fine rapporto”. “È evidente - conclude Fonti - che la scelta di creare finalmente un unico soggetto per la gestione uniforme del servizio, con regole comuni, rappresenti un importante vantaggio non solo per i lavoratori, ma anche per i cittadini, garantendo maggiore efficienza, omogeneità e trasparenza nella gestione”.Bellunum: firmato l’accordo per l’applicazione del Ccnl dell’igiene ambientale
Agli oltre 100 lavoratori 4.000 euro in più all’anno in busta paga
Quattromila euro lordi in più all’anno per i 101 dipendenti di Bellunum, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in gran parte dei Comuni della provincia di Belluno e i parcheggi a pagamento nel capoluogo. L’aumento deriva dalla sottoscrizione fra azienda e sindacati territoriali del settore dell’accordo che, dopo mesi di trattative, sancisce l’applicazione del contratto collettivo nazionale dell’igiene ambientale a partire dal primo ottobre prossimo. Una svolta decisiva e migliorativa per i lavoratori, che vedranno crescere mediamente la loro retribuzione lorda di circa 4.000 euro l’anno. L’azienda infatti fino ad oggi ha applicato ai suoi dipendenti il contratto nazionale degli enti locali, che prevede una retribizione notevolmente inferiore rispetto a quanto fissato dal Ccnl dell’igiene ambientale.