25/10/2016

Campagna Punto Arancione: in provincia di Belluno 3 sportelli informativi sulle pensioni

Campagna Punto Arancione: da novembre in provincia di Belluno 3 nuovi sportelli informativi per una corretta lettura della Busta Arancione dell'Inps

 
Saranno attivi dai primi di novembre i 3 sportelli Punto Arancione della provincia di Belluno. I punti informativi gratuiti nascono dalla collaborazione tra Solidarietà Veneto Fondo Pensione e Cisl del Veneto, e saranno dislocati nelle principali sedi Cisl del Bellunese: Belluno, Feltre e Pieve di Cadore.
La campagna informativa “Punto Arancione” - 24 sportelli aperti nelle sedi di altrettante città del Veneto - intende richiamare l’attenzione del singolo lavoratore sulla sua situazione previdenziale, offrendo la possibilità di interpretare correttamente e gratuitamente i contenuti delle Buste Arancioni che l'Inps sta inviando per informare i lavoratori sulla loro pensione. Sono circa 300 mila le buste che saranno recapitate ad altrettanti lavoratori in provincia di Belluno. Sempre nei Punto Arancione, i lavoratori potranno ottenere informazioni sul loro futuro pensionistico. Tutti i dettagli sulla rete degli sportelli saranno disponibili da novembre tramite il Numero Verde 800 995 035 e sul sito www.puntoarancione.it.


Tutti gli sportelli della provincia di Belluno saranno aperti al pubblico nelle sedi Cisl dalle 17 alle 18 nelle seguenti giornate: il giovedì a Belluno, il mercoledì a Feltre e il martedì a Pieve di Cadore.


“L’importo della pensione stimato e comunicato ai cittadini tramite la Busta Arancione è una proiezione - avverte il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Franco Lorenzon - ed è ottenuto in maniera automatica: è basato sui contributi finora accreditati e sulla proiezione di quelli che ancora mancano al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. I dati reali, invece, sono soggetti a molte variabili, quindi il contenuto delle Buste Arancioni potrebbe creare false aspettative e confondere i lavoratori su un aspetto cruciale della vita come il futuro pensionistico. In questo momento storico è fondamentale fornire ai cittadini gli strumenti necessari per orientarsi nelle scelte pensionistiche, perchè la pensione da diritto si sta trasformando a progetto individuale cui dedicarsi con responsabilità, consapevolezza e programmazione. In questo senso promuovere la cultura previdenziale e finanziaria, a partire dalle giovani generazioni, è fondamentale”.


Per questo il servizio “Punto Arancione” della Cisl è totalmente gratuito e aperto a tutti: ai più giovani, a chi ha già una carriera avviata e a chi sta ancora valutando come muoversi con la previdenza complementare. Il progetto prende avvio in contemporanea anche con la profonda revisione della riforma Fornero sulle pensioni prevista dall’accordo sindacati e Governo dello scorso 28 settembre, “intesa apprezzabile in diversi punti - spiega Lorenzon - come la ricongiunzione gratuita dei contributi versati ad enti diversi, l’introduzione di requisiti più semplici per anticipare la pensione per i lavori usuranti e per i lavoratori precoci e l'anticipo pensionistico (Ape), ma non ancora abbastanza efficace sul tema decisivo del futuro pensionistico dei giovani”.


In tal senso, l’impegno di Solidarietà Veneto, fondo pensione regionale per i lavoratori del Veneto, è forte: “Al Punto Arancione si potrà incontrare personale qualificato - spiega il direttore generale del Fondo, Paolo Stefan – con tutti gli strumenti necessari ad elaborare stime personalizzate. Il servizio è altamente professionale, perché crediamo sia questo l’unico approccio possibile ad un tema così delicato. Nei luoghi di lavoro, percepiamo molta 'fame' di informazioni. A volte, però, la complessità degli argomenti può spaventare. Il nostro impegno è quello di veicolare le informazioni in modo semplice, diretto e personale. Il Punto Arancione punta proprio a questo: eliminare le paure, fare chiarezza e parlare in modo comprensibile di previdenza”.


La provincia di Belluno rappresenta oltre il 12% (più di 6.000 lavoratori) dei circa 51.000 iscritti a Solidarietà Veneto. Da inizio 2016 è la provincia che, dopo Vicenza, registra la maggiore crescita, con oltre il 20% delle nuove adesioni dell’anno provenienti dal bellunese. Un andamento che conferma il trend di crescita molto sostenuta registrato negli ultimi 3 anni, segnale che i lavoratori del bellunese sono estremamente sensibili ai temi legati al welfare. Una curiosità: Belluno è l’unica provincia “rosa” in Veneto: la percentuale delle donne associate al fondo supera quella degli uomini.

Belluno, 25 ottobre 2016

 

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa