29/06/2011

Su 4800 lavoratori dell'edilizia iscritti alla Cassa edile e di assistenza della Marca, 2171 sono stranieri: uno su due

Convegno organizzato dalla Filca Cisl Treviso e Venezia

Edilizia, un lavoratore su due è straniero

Orrù (Filca Treviso): "La presenza degli stranieri è strutturale"


Treviso - Su un totale di 4800 lavoratori dell'edilizia iscritti alla Cassa edile e di assistenza della provincia di Treviso, ben 2171 sono stranieri: uno su due. E' uno dei dati emersi questa mattina nel corso del convegno "Un futuro di convivenze multicolore", organizzato congiuntamente dalle Filca Cisl di Treviso e Venezia (Federazione italiana lavoratori costruzioni) all'Hotel Crystal di Preganziol.

Il convegno ha posto l'accento sulle politiche migratorie e sull'impatto dell'immigrazione sul mercato del lavoro nel settore dell'edilizia in Veneto e in provincia di Treviso, dove gli stranieri, secondo l'ultimo rapporto sull'immigrazione curato da Anolf e Caritas, sono più di 100 mila. "Il 50% degli iscritti alla cassa edile, l'ente bilaterale usato dalle organizzazioni sindacali per gestire il settore edile - spiega Francesco Orrù, segretario generale della Filca Cisl di Treviso - è rappresentato da stranieri, per la maggioranza romeni, seguiti da lavoratori albanesi, serbi e macedoni. Questo ci fa capire che bisogna smetterla di dividere i lavoratori e i cittadini fra italiani e stranieri. Più sensato sarebbe fare una distinzione fra chi paga le tasse e chi evade, fra chi è onesto e chi non lo è. La presenza degli stranieri è strutturale nel nostro settore e occorre mettere in campo risorse e coraggio e lavorare per l'integrazione".

In questo senso va l'iniziativa lanciata in questi giorni dalla Filca Cisl: un appello, in forma di cartolina, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché venga riconosciuta la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati, nati e cresciuti nel nostro Paese. Solo la convivenza civile, garantita da pari diritti per tutti, può aprire la strada per un futuro stabile.

"Sia a Treviso che a Venezia - spiega Gianni Pasian della Filca Venezia -, per facilitare i lavoratori immigrati, abbiamo inserito nelle nostre strutture sindacali degli operatori stranieri". "Il sindacato - afferma Maurizio Cecchetto della segreteria Cisl regionale - deve saper affrontare in maniera efficace i problemi di questi lavoratori in un momento delicato come quello che stiamo vivendo". "Uno dei temi principali - aggiunge Salvatore Federico, segretario della Filca Cisl del Veneto - è quello della legalità".

Al centro del convegno, la tavola rotonda sul tema della nuova politica per una nuova polis multietnica. Hanno partecipato Radu Dobre, Console Generale Repubblica della Romania, Amon Bajramovski, Console Generale Repubblica della Macedonia, Daniele Stival, assessore ai flussi migratori della Regione Veneto, Maruan Oussaifi, presidente Anolf Seconda Generazione e Salvatore Federico, segretario generale Filca Cisl Veneto.