15/09/2017

Rossignol Lange di Montebelluna, firmato l'accordo aziendale

Al termine di una trattativa lunga e complicata, segnata anche dallo sciopero di 4 ore dello scorso 1° settembre, l'assemblea dei lavoratori di Rossignol Lange di Montebelluna mercoledì 13 settembre ha dato parere positivo sulla firma del nuovo accordo aziendale. L'aumento economico del premio di risultato - fermo dal 2009 - sarà garantito a tutti i 120 dipendenti fra operai e impiegati. In particolare i lavoratori della produzione finalmente potranno ottenere un premio che, abbinato ai benefit e alle prestazioni di welfare già in essere, toccherà i 1.000 euro.  Per la parte impiegatizia, generalmente non chiamata ad ore aggiuntive in flessibilità, il premio sarà aumentato di 60 euro.

“Siamo soddisfatti -  commentano Gianni Boato della Femca Cisl Belluno Treviso e Massimo Messina della Filctem Cgil Treviso - ma non possiamo dimenticare l’amarezza di una trattativa iniziata male, durante la quale i lavoratori hanno vissuto costantemente con la frustrazione di non vedere riconosciuta la propria professionalità, con l'azienda che minacciava di rispondere alle legittime richieste di sbloccare un premio fermo da 8 anni con la chiusura dello stabilimento di Montebelluna. I dipendenti hanno vissuto per mesi con il timore di essere sostituibili e hanno subìto uno screditamento strumentale della loro professionalità. Un particolare ringraziamento va dato alle RSU, che con tenacia, hanno portato al tavolo della trattativa le aspettative dei loro colleghi”.

L'assemblea di mercoledì si è conclusa con un applauso sincero rivolto a tutti i lavoratori che hanno scioperato, inclusi quelli con contratto a tempo determinato, quindi esclusi dall'accordo, e gli impiegati, che per la prima volta si sono uniti alla protesta. “Anche per questo motivo - aggiungono i sindacalisti - la faticosa chiusura di questo accordo segna l'inizio di una nuova stagione di consapevolezza e dignità per i lavoratori: attorno a questa vicenda si sono uniti tutti i dipendenti, per rivendicare non solo la componente economica ma anche il diritto di veder riconosciuto il valore delle professionalità di alto livello presenti in Rossignol”.

“Un grosso impegno da parte dei lavoratori - concludono Boato e Messina - ha portato a un ottimo risultato; ora gli impiegati dovrebbero riflettere sul peso della loro partecipazione: la loro presenza in assemblea, esigua fino all'anno scorso, ora è decisamente importante. Se avessimo avuto un'adesione totale allo sciopero probabilmente avremmo ottenuto di più: gli impiegati nei prossimi anni dovranno fare il salto di qualità ed essere parte della rappresentanza sindacale, con la speranza che l’atteggiamento dell’azienda e di chi la rappresenta sia diverso da quello mostrato in questa vicenda”.

 

Treviso, 15 settembre 2017

Cisl Belluno Treviso

Ufficio Stampa