2/08/2017

Progetto Vita, 130 lavoratrici ancora senza stipendio (da aprile)

Somme sequestrate, nessun esito dalle istanze presentate dall’azienda sanitaria al Tribunale di Sondrio
I sindacati: «L’ULSS rispetti l’accordo sottoscritto. Si identifichino altri percorsi per i pagamenti»


«Lavoratrici senza stipendio da aprile. La committenza ULSS 2 solleciti il Tribunale di Sondrio al fine di svincolare le somme necessarie al pagamento delle spettanze arretrate o identifichi altri percorsi per rispettare l’accordo di solidarietà sottoscritto lo scorso marzo». Questa è la richiesta di FP CGIL di Treviso e FISASCAT CISL Belluno/Treviso che evidenziano le difficoltà oggettivo e la difficile situazione che stanno vivendo le circa 100 dipendenti della Cooperativa Progetto Vita, in fase di passaggio alla Girasole, la nuova coop alla quale da settembre sarà affidato l’appalto per il servizio di assistenza scolastica alla disabilità.

«Le lavoratrici sono esasperate da questa situazione insostenibile che si protrae da mesi: serve una soluzione - affermano Alberto Lopin (FP CGIL) e Claudia Carafiglia (FISASCAT CISL) -. Chiediamo quindi all’ULSS 2 il rispetto dell’accordo del 3 marzo. Nonostante l’istanza presentata dall'azienda socio-sanitaria al Tribunale di Sondrio, che ha deciso il sequestro delle liquidità di Progetto Vita, al fine di svincolare le somme destinate ai pagamenti degli stipendi, ad oggi non abbiamo ricevuto nessun riscontro, né le dipendenti hanno ricevuto il bonifico degli stipendi arretrati». «Ancora una volta siamo a chiedere alla committenza ULSS di identificare soluzioni adeguate, come da accordo formalizzato in Ispettorato del Lavoro - prosegue la rappresentante sindacale -, in caso contrario saremo costretti ad agire per vie legali per tutelare le dipendenti».

 

Treviso, 2 agosto 2017

Uffici Stampa